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domenica 27 gennaio 2013

MUSEO ARCHEOLOGICO DI CALTANISSETTA


Museo Archeologico
Caltanissetta, via Santo Spirito
Tel. +39 0934 25936

• Mappa del Museo
• Mappa ddi Caltanissetta
• Tour Virtuale del Museo

Aperto tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19.
Ingresso Lire 4000 (ingresso gratuito per i cittadini della Comunità Europea di età inferiore ai 18 anni e superiore ai 60 anni).

SERVIZI:
• Vietato l'uso del flash
La sede museale è una costruzione degli anni '60 realizzata in contiguità ad un edifiio del ventennio fascista creato per la "Casa della Gioventù Italiana". L'istituzione, prima qualificata come Museo Civico, dal 1993 è transitata alla Regione, che recentemente ha annesso l'edificio limitrofo degli anni '30 facendone la sede degli uffici della Sezione Archeologica della Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali.
Il museo illustra la storia dei siti antichi del territorio urbano ed extraurbano di Caltanissetta e di altri centri del territorio della provincia, dalla preistoria all'età tardo antica. Tra i più importanti siti si segnalano Dessueri, nel territorio di Mazzarino, con i resti di un complesso abitativo risalente all'età del bronzo recente e finale (XI-X sec. a.C.) e con la sua necropoli, costituita da 3000 tombe a grotticella scavate nella montagna, seconda per vastità ed importanza solo a quella di Pantalica (Siracusa); Polizzello, presso Mussomeli, con i resti del villaggio indigeno e della necropoli (IX-VII sec. a.C.); i siti indigeni di Gibil GabibSabucina nel territorio di Caltanissetta, posti su alture a controllo del fiume Salso, una delle principali vie di penetrazione commerciale e militare dell'antichità, centri che furono ellenizzati da Gela per poi ricadere entrambi sotto il dominio di Agrigento, alla quale ultima è legata anche l'ellenizzazione del sito indigeno di Vassallaggi.
Le collezioni. Il nucleo più antico è costituito da un consistente numero di reperti recuperati negli anni Sessanta dall'Associazione Archeologica Nissena, e provenienti, per la maggior parte, dai siti di Pietrarossa, S. Giuliano, Palmintelli, Gibil Gabib, Vassallaggi, Sabucina.
Dal 1996 sono esposti nel Museo anche i materiali archeologici degli scavi condotti negli altri centri del territorio della provincia nissena, prima dalla Soprintendenza di Agrigento e dal 1992 in poi dalla Soprintendenza di Caltanissetta.
L'istituzione museale si qualifica come una delle più importanti a livello siciliano per la presenza di reperti di notevole interesse ai fini della conoscenza delle civiltà indigene.
Si segnalano infatti i reperti bronzei ma soprattutto quelli ceramici provenienti dagli insediamenti di Sabucina e di Dessueri. Ed ancora i reperti provenienti dal sito di Polizzello, fondamentali per la conoscenza delle culture indigene dell'età del ferro, la cui produzione artistica fu influenzata dalla tradizione egeo-micenea trasmessa dalle popolazioni migrate nell'isola già nel XV-XIV sec, a. C.
Il museo espone anche una parte delle collezioni archeologiche di Capodarso, un sito che pur ricadendo oggi nella provincia di Enna, è geograficamente e storicamente legato a questa parte del territorio della Sicilia, poiché insieme a Sabucina controllava la valle del fiume Salso (Imera meridionale).
L'ordinamento è nello stesso tempo cronologico e topografico e si articola in cinque grandi sale, nelle quali l'esposizione è sempre associata a ricco materiale didattico e didascalico.
da siciliaweb.it

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