Visualizzazioni totali

sabato 19 gennaio 2013

castello utveggio


Edificio in stile pseudo-siculo, costruito durante gli anni '30 destinato ad albergo. Sito sul Monte Pellegrino, gode di una spettacolare vista sulla città.Oggi è sede del Cerisdi: www.cerisdi.it ente regionale di formazione per dirigenti e quadri.

Testi seguenti dal sito del Cerisdi
STORIA
Il Castello Utveggio è ormai parte integrante e caratterizzante del "più bel promontorio del mondo" come Goethe definì Monte Pellegrino nel suo celebre "Viaggio in Italia".
Dal Primo Pizzo,a quota 346 metri, il Castello domina la città di Palermo e dalle sue finestre la vista spazia dalla Conca d'Oroai monti che la racchiudono, al Golfo che va da Capo Zafferano sino alla punta di Sferracavallo a, talvolta, , la sommità dell'Etna e le isole Eolie.
Il Castello nasce dall’idea del Cavaliere Michele Utveggio di costruire un grande albergo esclusivo. Il Grand Hotel Utveggio fu inaugurato nel 1934, ma non ebbe una grande fortuna– nonostante l’innovatività di una struttura ricettiva “completa”, dotata perfino di un sistema autonomo per l’approvvigionamento idrico.
L'intera struttura - l'edificio principale, la strada di accesso con il ponte, l'arredo esterno, i grandi serbatoi di acqua potabile, l'impianto di sollevamento, i magazzini e l'arredo esterno - fu realizzata in soli 5 anni dall’impresa "Utveggio e Collura", che a Palermo aveva già realizzato importanti opere di edilizia pubblica e privata, come Il Cine-teatro Utveggio di Piazza Massimo, lo Stadio della Favorita, etc..
Il Grand Hotel non ebbe alcuna fortuna, se non per pochissime stagioni. Già negli anni precedenti al secondo conflitto mondiale, la struttura cadde in declino e la situazione precipitò con la guerra:l'area del Primo Pizzo diventò sede della contraerea fascista prima, di quella tedesca poi, ed infine di quella americana. Il Castello, rimasto in stato di totale abbandono, divenne oggetto di saccheggio ed atti vandalici.
La Regione Siciliana, divenuta proprietaria per esproprio del complesso, ha avviato nel 1984 il recupero dell'edificio provvedendo a ripristinare gli arredi interni ed esterni, dotando la struttura delle più avanzate tecnologie informatiche e di comunicazione, e destinandolo ad una Scuola di Eccellenza, di alta formazione manageriale e di ricerca socio-economica: il CERISDI, Centro Ricerche e Studi Direzionali.
L'EDIFICIO
Il Castello Utveggio, gioiello del Liberty palermitano è collocato su un'area, compreso il parco circostante, di circa sette ettari e si sviluppa su tre piani come segue:
Piano terra Dalla Hall si accede alla Sala Convegni, che può accogliere più di 200 persone. Al piano terra si trovano anche altre sale e i locali di servizio, la sala ristorante e il bar. All'esterno il colonnato ed il belvedere da cui si può godere una delle più esclusive vedute del golfo di Palermo.
Al primo piano sono ubicate le aule didattiche ed i locali di supporto alla didattica: il centro dispone di due aule ad anfiteatro (rispettivamente 80 e 40 posti), un’aula attrezzata per la video-conferenza, due aule da 30 posti, l'aula Informatica, l'Emeroteca e la Biblioteca, dotata di oltre 6000 volumi e di postazione Internet. Sempre in questo piano trovano posto l’ufficio dell’amministrazione e il centro stampa.
Il secondo piano ospita gli uffici del CERISDI. Vi si trovano l'ufficio del Presidente, del Vicepresidente e del Direttore, la Sala Riunioni del Consiglio di Amministrazione, la Segreteria, l'Ufficio Legale e gli uffici dei responsabili delle diverse aree d'attività del Centro.
Al terzo piano si trovano 27 camere, perfettamente arredate in stile Liberty, per un totale di circa 50 posti letto. Riveste particolare importanza per il Centro la Suite dove è stato ospitato Sua Santità Giovanni Paolo II, in visita a Palermo nel 1995. In ricordo, da allora, la Suite è rimasta immutata. Per il gran pregio architettonico del Castello e per il panorama che dalle sue terrazze è possibile godere, il centro offre la disponibilità alla visita per turisti e visitatori che salgono su Monte Pellegrino.




da www.palermoweb.com

Nessun commento:

Posta un commento