La R.N.O. del Pino d'Aleppo è un'area
protetta, istituita con D.A. n° 536/90 dell'Ass.Territorio e Ambiente
della Regione Sicilia. Oggi la Comunità Europea ha dichiarato il bene
sito di interesse comunitario.
Lo scopo del sic è proteggere la
natura, tutelare la biodiversità in esso contenuta e mantenere un
polmone verde che produca ossigeno ove contrastare l'effetto serra ed i
cambiamenti climatici che ne conseguono.
Questa terra ospitò numerosi
colonizzatori, dai greci agli arabi, dai normanni agli spagnoli, e per
la sua prosperità permise la nascita di numerosi borghi contadini, della
famosa colonia siracusana Kamarina e fino ad oggi della città di
Vittoria, indissolubilmente legata alla vallata dell'Ippari e alla sua
terra.cenni di storia antica
Il fiume Ippari da una parte e l'acate (dirillo), dall'altra, racchiudono una piana fertile denominata dagli antichi plaga mesopotamium.
L'Ippari scorre per 20 km in una splendida e fertile valle, prende il
suo nome da Ippari il dio dei cavalli, poiché un tempo nella valle vi
erano numerosi allevamenti, così come riportato dalle fonti storiche. Si
sa inoltre che la parte finale del fiume fu navigabile e che il porto
di Kamarina era infatti un porto canale, che dalla foce risaliva per un
breve tratto ospitando le strutture portuali della città.caratteri naturalistici
Uscendo dal centro abitato di Vittoria e dirigendosi verso S.Croce
Camarina si incontra, su terreni di roccia biancastra e teneri (Trubi),
il bosco di Pino d'Aleppo, sebbene ormai molto frammentato, rappresenta,
insieme al sottobosco tipico dove vegetano specie botaniche di grande
interesse scientifico, uno degli aspetti più interessanti della vallata.
La
riserva ospita quella che può essere considerato l'ultimo insediamento
di Pinus halepensis (Pino d'Aleppo) allo stato spontaneo in Sicilia. Tra
i mammiferi presenti nella riserva vanno segnalati la donnola, la
volpe, il coniglio, la lepre, il riccio, l'istrice, il topo quercino,
l'arvicola, nonché varie specie di pipistrelli.Vi è poi una ricca
varietà di uccelli tra cui si annoverano il cardellino, il verzellino,
il merlo e l'upupa, nonché numerose specie di rapaci sia diurni (Poiana e
Gheppio) che notturni. Negli stagni che si formano in prossimità della
fascia costiera non è raro osservare specie di uccelli migratori quali
l'airone cinerino, la garzetta, il cavaliere d'Italia, il germano
reale.Tra i rettili: il colubro leopardino, il colubro carbonario,
ramarri, gongili e qualche raro esemplare di tartaruga. Tra gli anfibi
sono presenti: la raganella, la rana verde e il rospo. Merita infine una
menzione la presenza del granchio di fiume.
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