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venerdì 14 dicembre 2012

Santa Eustochia



  

A Messina nel monastero di Montevergine sembra che accada un fatto inspiegabile: al cadavere della suora Eustochia Calafato morta del 1491 crescono le unghie e i capelli, che ogni anno, nel giorno dedicato a lei, le vengono tagliati.

Esmeralda Calafato nacque nel 1837 da una nobile e ricca famiglia messinese. Nonostante fosse una ragazza dotata di rara bellezza non si interessava del mondo, vivendo esclusivamente una intensa vita spirituale. Nell'adolescenza un giovane signore si innamorò perdutamente della ragazza e lei, per evitare tentazioni, scappò via di casa e andò in un monastero, quello di Basicò, dove abbandonò il suo nome per prendere quello di Eustochia; ma lei desiderava una vita più intensamente spirituale e, per le sue idee, si scontrò con le altre suore che non la pensavano come lei.

Allora cominciò a chiedere con insistenza dei soldi ad un ricco zio e, quando finalmente li ottenne, potè fondare il monastero di Montevergine che ancora esiste nella via Ventiquattro Maggio. Finalmente soddisfatta, Santa Eustochia visse qui come desiderava fino all'età di 51 anni.

Il suo comportamento fu sempre pio e devoto. Si dice che lo spirito della Beata Eustochia, credendo di fare cosa gradita, avverta le suore della loro prossima morte parecchie settimane prima: colei che si avvicina al sonno eterno sente un rumore cupo e particolare: significa che la sua morte è vicina.

La Santa aveva previsto che un giorno a Messina si sarebbe versato molto sangue. Dopo alcuni anni dal terremoto il monastero di Montevergine venne abbattuto e un funzionario decise di portare il cadavere della beata Eustochia al cimitero, ma egli poco dopo morì. Il suo successore decise più saggiamente di conservare la precedente disposizione del monastero continuando ad alloggiare il cadavere della beata Eustochia.

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